martedì 25 febbraio 2025

4 Regole Per Dimagrire Senza Dieta

 Le 4 regole rivoluzionarie per dimagrire senza dieta :

1- Masticare lentamente

 Masticando a lungo lo stomaco produce meno grelina, l’ormone che stimola l’appetito. Più mastichi e più riduci la voglia di cibo.

2- Cenare presto

Far passare almeno 12-14 ore fra l'ultimo pasto e la colazione.

Chi fa una cena leggera e una colazione abbondante, dimagrisce. 

Mentre chi fa una cena pesante e non fa colazione, ingrassa.

Fare i pasti principali a colazione e a pranzo.

Mangiare molto alla sera ingolfa l’organismo e blocca i suoi processi depurativi.

Per cena si può fare una zuppa gustosa di verdura  con un poco di pancetta:
Friggere un poco di pancetta in un filo di olio in una pentola, dopo aggiungere un
po' di acqua e cuocere per qualche minuto e dopo frullare con un minipimer.
Dopo aggiungere del acqua e portare bollore.
Aggiungere dei pezzi grossi di verdure, in questo modo i principi nutritivi sono più protetti dall’ossidazione e dal calore.
Anche si possono aggiungere i gambi di prezzemolo.
Non cuocere le verdure troppo a lungo, per limitare la perdita nutrizionale.
Poco prima di terminare la cottura aggiungere del prezzemolo e basilico.

Quando le verdure sono appena tenere, togli la pentola dal fornello e frulla il tutto.
Prima di mangiare la tua zuppa aggiunge una manciata di semi di lino macinati.
 
Prima di fare colazione è consigliabile bere una tisana tiepida con qualche goccia di limone (per bere usare una cannuccia per evitare l'acidità del limone sullo smalto dei denti).

3- Evita i cibi che non fanno dimagrire.

Stop alle patate, via libera alle verdure, i cereali integrali e non raffinati, e i legumi. Completa la tua alimentazione con frutta (banane, fichi e uva con moderazione), frutta secca e kefir, yogurt.

Le patate fanno ingrassare, addirittura più delle bevande zuccherate e delle farine raffinate, perché l’amido delle patate ha un alto indice glicemico.

Quando le mangiamo la glicemia sale rapidamente, quindi il pancreas produce rapidamente molta insulina che fa abbassare troppo la glicemia, e quando la glicemia è bassa ci viene fame e mangiamo di più: quindi ingrassiamo.

 Le patate e il mais contengono catene ramificate che formano granuli più grossi e più

facilmente gelatinizzabili e quindi più attaccabili dalle amilasi.

Chi mangia abitualmente patate,  si ammala di più di diabete.

Le patate a polpa rossa sono ricche di antocianine, sostanze utili per la prevenzione dei tumori, ma le patate contribuiscono molto al carico glicemico complessivo della dieta, e più alto è il carico glicemico, più alta è la glicemia e più alto il rischio di cancro

4-Ridurre le proteine animali perché intossicato e fanno ingrassare e evitare i cibi industriali, bevande zuccherate, carni lavorate, dolci, farina bianca raffinata, zucchero, burro. 

ZUCCHERO IN INCOGNITO

Guardare SEMPRE gli ingredienti del prodotto.

 I seguenti termine indica che è stato aggiunto zucchero:   

zucchero, saccarosio, destrosio, zucchero invertito, sciroppo di  glucosio-fruttosio, sciroppo di mais, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS), maltodestrine, zuccheri della frutta, succo di frutta concentrato, miele, melassa.

   LO ZUCCHERO CREA DIPENDENZA   

 I recettori per il sapore dolce nella nostra bocca sono direttamente collegati con i centri neurologici del piacere. 

La sensazione di gratificazione che ne deriva viene poi istintivamente ricercata mediante la ripetizione del consumo di quegli alimenti che l’avevano prodotta, creando così una dipendenza da zucchero.

I dolcificanti (o edulcoranti) sono molecole il cui  contenuto calorico è insignificante, ma che hanno un fortissimo potere dolcificante.

 SONO  CANCEROGENI , aumentano la fame, alterano la microflora intestinale, favorendo lo sviluppo di batteri sfavorevoli, che aumentano il rischio di insulino-resistenza e quello di obesità.

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Le farine raffinate non sono tanto un alimento, ma un componente alimentare: l’amido, che è sostanzialmente ciò che rimane dopo che tutti gli altri componenti del cereale (fibra della crusca, lipidi del germe, proteine, vitamine e minerali) sono stati rimossi dal processo di raffinazione.

Questo amido stimola nel cervello proprio gli stessi centri del piacere attivati dallo zucchero.

 I prodotti  a base di farine raffinate creano la stessa dipendenza dei prodotti dolci.

      Mangereste lo zucchero a cucchiaiate?

 Sono convinto che chiunque risponderebbe di no.

 Ogni volta che mangiamo del pane bianco, della pasta bianca, del riso bianco o qualunque prodotto a base di farina bianca, è esattamente come se stessimo mangiando zucchero a cucchiaiate.                                              

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 Il sale (o cloruro di sodio) è la fonte principale di sodio e cloro nella nostra alimentazione.

 i principali danni di un eccessivo consumo di sale (sodio) sono l’aumento della pressione del sangue, della ritenzione idrica e dell’escrezione di calcio, che causano un forte incremento del rischio cardiovascolare e di fragilità ossea.

Il potassio è la principale controparte del sodio nelle cellule, uno lavora all’interno, l’altro all’esterno delle cellule.

Il potassio e sodio devono essere bilanciati: per ogni grammo di sodio che introduciamo con gli alimenti, dovremmo introdurre almeno un grammo di potassio.

 Le principali fonti alimentari di potassio sono la frutta e la verdura fresche, soprattutto se mangiate con la buccia e le parti più esterne. La bollitura in acqua causa forti perdite (se l’acqua viene poi scartata), come pure l’abitudine di lavare eccessivamente frutta e verdura prima del consumo.

Tra gli alimenti più ricchi di POTASSIO sono:

sedano rapa, cavoli di bruxelles, carciofi, patate dolci, cavolfiore, fagioli azuki rossi, barbabietole, pomodori, banana, melone.

 Il sale nascosto si trova: 

il pane (circa 10 grammi per chilo),i salumi e gli insaccati, i formaggi, i cibi in scatola e i piatti pronti: pizze surgelate, risotti in busta, creme e minestre, sughi pronti per la pasta, nei prodotti da forno ( Il sale aumenta la dolcezza dello zucchero e aiuta a coprire i sentori sgradevoli della trasformazione industriale.)

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La curcuma insieme al pepe nero stimolano il metabolismo ed aiutano a perdere di peso.

I cereali con gluten (frumento, segale, orzo, avena, kamut, spelta, triticale )  e zuccheri  possono  danneggiare il cervello, contribuendo a malattie neurodegenerative 
come Alzheimer e demenza.

MANGIA : 80% cibi naturali e poco processati e
 20% quello che vuoi. 

L'alimentazione deve essere varia per garantire al nostro corpo l'apporto completo di tutti i nutrienti essenziali (come vitamine, minerali, proteine, carboidrati e grassi) che servono per il corretto funzionamento del sistema immunitario, e per mantenere la salute a lungo termine.
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LEGUMI

I legumi è meglio acquistare quelli secchi.

Prima di cucinarli vanno lasciati in ammollo per tutta la notte, senza usare bicarbonato per preservare le vitamine.

Aggiungere una striscia di alga kelp (kombu) durante ammollo e cottura (per favorire la degradazione degli oligosaccaridi);

Cambiare l’acqua prima della cottura.

Non buttare l’acqua di cottura, che è ricca di proteine, minerali e vitamine idrosolubili.

 A fine pasto  masticare semi di cumino o finocchio, che hanno azione carminativa (evitano  la formazione di gas a livello intestinale)

le farine di legumi, dopo averle mescolate all’acqua, vanno lasciate in ammollo almeno tutta la notte.

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Leggere gli ingredienti sull'etichetta di un alimento serve a conoscere cosa contiene il prodotto, evitare allergeni, monitorare il contenuto di zuccheri, grassi e sale, evitare additivi chimici, emulsionanti, ecc. e fare scelte alimentari più consapevoli e salutari.


Gli emulsionanti utilizzati dalla pasticceria industriale, come i mono e digliceridi degli acidi grassi (E471)i polisorbati (E433-E436), larbossimetilcellulosa (E466), tendono a sciogliere il muco che protegge la mucosa intestinale dai microbi, quindi a causare infiammazione; si sospetta che favoriscano lo sviluppo della colite ulcerosa.

nitrati e i nitriti (E249-252), usati soprattutto per la conservazione delle carni, sono associati a una maggiore mortalità per cancro, diabete e malattie cardiovascolari,
respiratorie, epatiche e renali; inoltre alterano il microbiota impoverendolo
di Akkermansia muciniphila, un microbo molto protettivo. 

La carragenina (E407), usata come gelificante per budini e torte, causa intolleranza al
glucosio e insulino-resistenza nei roditori. 

Il glutammato monosodico (E621), usatissimo dall’industria alimentare come esaltatore di sapidità, è tossico per il sistema nervoso, in particolare per l’ipotalamo.

I polifosfati (E452), usati nei salumi e nei formaggi fusi come addensanti e in pasticceria come agenti lievitanti, danneggiano l’endotelio, il rene e le ossa. 

Il caramello usato come colorante in molte bevande industriali contiene 4-metilimidazolo (E150), una sostanza cancerogena.
Due antiossidanti molto usati come conservanti (dadi, patatine, gomme da
masticare, latte in polvere, zuppe pronte), il butilidrossianisolo (BHA,
E320) e il butilidrossitoluene (BHT, E321), causano danni al DNA. 

metabisolfiti (E223) aggiunti al vino e alla frutta essiccata causano cefalea,
gastriti e coliti (alterano il microbiota inibendo i bifidobatteri).

 La tartrazina (E102), un colorante giallo consentito dalla Comunità europea per
formaggi, frutta, verdura in scatola, vino e prodotti ittici, aumenta la
produzione di citochine infiammatorie da parte dei globuli bianchi e causa
intolleranze e reazioni allergiche.

l biossido di titanio (E171), colorante molto usato per brodi, salse, prodotti da forno e anche farmaci, è cancerogeno.

 Alcuni additivi sono fortemente sospettati di essere teratogeni. Causano malformazioni in sperimentazioni animali alcuni antiossidanti (benzoato di sodio), dolcificanti (aspartame)gelificanti (carragenano), coloranti (tartrazina

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